Un fiume di persone in sciopero da nord a sud per un messaggio di civiltà. L'inatteso messaggio di Antonella Clerici in Rai, il coraggio di un sindaco e la lezione di umanità a un governo pavido.
Quella del 22 Settembre 2025 è stata una giornata storica, un momento che resterà impresso nella memoria collettiva, in cui milioni di italiani hanno scelto di non restare indifferenti.
Un’Italia che si è fermata, ha scioperato e ha invaso le piazze per Gaza, per dire un chiaro e potente "basta" al genocidio in corso e alla "guerra" che sta distruggendo un popolo.
Le immagini giunte da tutto il Paese dipingono un quadro di una nazione coesa e determinata, un'Italia che, come la Resistenza, si schiera dalla "parte giusta della storia".
A Genova, un vero e proprio "fiume in piena" di persone ha invaso le strade, con studenti e portuali che hanno marciato fianco a fianco, richiamando alla memoria il fatto che si tratta della città Medaglia d’oro per la Resistenza.
Un fiume di corpi, voci e parole di "Resistenza", che non si piega.
Ancor più imponente la partecipazione a Bologna, dove oltre 50.000 persone hanno riempito Piazza Maggiore e le vie circostanti per la Palestina Libera e contro il governo israeliano.
Un gesto forte e simbolico è arrivato dal sindaco Matteo Lepore, che ha voluto partecipare a suo modo, esponendo una lunghissima bandiera palestinese dal palazzo comunale, un segnale che rompe il silenzio e la presunta inerzia.
Non siamo e non sono .... tutti uguali.
Il segno distintivo di questa giornata, però, è stato un coraggio inaspettato e unanime.
Un coraggio che si è manifestato non solo nelle strade, ma anche in un luogo insospettabile: la televisione pubblica. Senza alcun preavviso, all'inizio di "È sempre Mezzogiorno", Antonella Clerici ha voluto mandare un messaggio fortissimo e inaspettato a milioni di italiani.
Con sincerità, cuore e commozione, ha parlato dello sciopero in corso e ha denunciato l'impossibilità di restare indifferenti di fronte a quello che ha definito "un massacro".
Citando le parole del cardinale Pizzaballa, ha detto: "Se chiudi gli occhi su ciò che accade perdi l'umanità".
E ha aggiunto, "Non posso più vedere le immagini di quei bambini, quelle persone che non hanno più una casa...
Qualunque sia la causa deve finire".
Un messaggio potente, una delle cose più belle e vere mai pronunciate sul Servizio Pubblico, che ha dato una lezione clamorosa di umanità, stile e dignità a chi, in un momento così cruciale, ha scelto di tacere.
Insomma si potrebbe anche dire che in un certo senso ha boicottato TeleMeloni.
La mobilitazione si è diffusa in oltre ottanta città, con migliaia di persone che hanno sfidato la pioggia e il disagio, come i ritardi nei trasporti. Questo disagio, d'altronde, è lo scopo dello sciopero, un prezzo minimo da pagare di fronte a 70.000 civili palestinesi e 20.000 bambini morti.
Come recitava uno degli striscioni più belli a Roma: "Cos'hai detto, str***?".
E uniamo il destinatario della frase originariamente pronunciata da Enzo Iacchetti a tutti quelli che se la meritano, Senza specificare...
Noi sappiamo, loro sanno ....
Questa giornata ha dimostrato che c’è ancora una speranza, un'Italia che non si chiede "a cosa serve", ma lo fa perché è giusto esserci.
L'Italia di chi ha dato lezioni di civiltà, dignità e umanità a un governo che molti considerano pavido, complice e fuori dalla storia.
Certo, qualche esagerazione c'è stata,a bisogna sempre approfondire da chi e da cosa è stata scaturita, si sa che c'è gente si infiltra, per esempio, per "rompere le scatole di proposito.... Ma sinceramente non voglio neanche approfondire.
A Milano 8 accompagnati in questura per accertamenti, (nessuno in stato di fermo) si parla di 4 a Bologna.
Saranno visionati filmati girati durante i disordini per valutare eventuali responsabilità.
La Presidente del Consiglio Giorgia Meloni è riuscita a fare una figuraccia anche oggi, a prescindere dal silenzio (e la complicità) sulla questione, prendendo 25 secondi di video che mostrano immagini di (ingiustificabile) violenza a Milano e li ha pubblicati sui social per comunicare la sua realtà distorta e tacendo colpevolmente sui milioni di italiani che civilmente, pacificamente, coraggiosamente oggi hanno scioperato e marciato in tutta la Penisola per difendere il popolo palestinese massacrato da un genocidio su cui lei e il suo governo pavidamente tacciono.
Piuttosto si vergogni e cominci a fare il suo mestiere di presidente del Consiglio di uno stato giusto e pieno di umanità a quanto si è potuto vedere.
Cominci il Governo ad essere degno di quel Paese che rappresenta e che ha dimostrato di essere.
E possiamo continuare con la lista....
A
Firenze migliaia di persone hanno partecipato al corteo diretto all’azienda Leonardo, che produce armi.
E tantissime altre città.....
Da tutta Italia a Bari, il mio capoluogo, dove la la manifestazione è passata simbolicamente davanti al consolato di Israele....
Soprattutto, importante per me, la partecipazione di Mola di Bari, la cittadina nella quale risiedo.
Insegnanti, professionisti, commercianti e studenti si sono uniti per chiedere che Israele si fermi.
Il Comune di Mola di Bari, rappresentato anche a livello istituzionale dall'assessora alle politiche sociali Lea Vergatti e dalla consigliera delegata ai minori Stefania Capotorto, ha partecipato alla marcia per la pace a Bari.
L'iniziativa, a cui hanno aderito persone di ogni età, voleva sottolineare che il diritto alla vita, alla dignità e alla speranza non può essere calpestato da nessuna guerra.
La marcia è stata un modo per sostenere i bambini che desiderano un futuro migliore, le madri in lutto e tutte le vittime della violenza.
Insieme a tante altre città italiane, Mola di Bari ha voluto ribadire che la pace non è un'utopia, ma un obiettivo da costruire giorno dopo giorno, a partire da ogni singola persona e dalle proprie comunità.
Con questa partecipazione, Mola di Bari ha voluto lanciare un forte messaggio di solidarietà e vicinanza, rinnovando la propria fiducia nella possibilità di un mondo più giusto e umano.
Nel mio paese l'amico e consigliere comunale Pietro Sportelli ha ricordato che
"Lo abbiamo detto come Consiglio Comunale. Oggi lo gridiamo come comunità di esseri umani, oltre ogni confine e appartenenza.
Fermate il genocidio.
Fermatelo adesso".
L'Italia scende in piazza per la Palestina non per dimenticare altri conflitti, ma perché è evidente che si stia usando un metro diverso.
In una sola immagine, l'Italia migliore si è mostrata in tutta la sua forza: l'Italia che resiste. L'Italia, quella vera, che non sarà mai complice di un genocidio.
Un messaggio semplicissimo, ma di una potenza inaudita.
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