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La risoluzione che ha spaccato l'America: il "No" di Alexandria Ocasio-Cortez.

 


L'omicidio di Charlie Kirk non è solo la tragica fine di un uomo, ma l'inizio di una battaglia per l'anima dell'America. La deputata Alexandria Ocasio-Cortez, con un "No" risuonato alla Camera, ha voluto mandare un messaggio forte: la condanna della violenza non può essere usata per santificare un'eredità tossica e per giustificare una pericolosa censura.

​Abbiamo già affrontato un argomento simile in un articolo di qualche giorno fa, ma è anche vero che la situazione si arricchisce di nuovo capitoli che vanno, secondo me, messi in evidenza.

L'America è sotto shock. 
L'assassinio di Charlie Kirk, avvenuto il 10 settembre 2025 all'Utah Valley University, ha innescato una crisi politica che ha raggiunto il suo culmine alla Camera dei Rappresentanti.

Quando Maga e i "trumpiani" hanno presentato una risoluzione per "onorare la vita e l'eredità di Charlie Kirk", la deputata Alexandria Ocasio-Cortez si è alzata in piedi e ha spiegato, con un discorso che milioni di persone perbene in America e nel mondo hanno trovato magistrale, perché ha votato NO.

​"Condannare l’atrocità del suo brutale omicidio è doveroso e semplice", ha dichiarato AOC. 

"È un passaggio fondamentale per contribuire a stabilizzare un clima politico sempre più insicuro e instabile. 
Possiamo non condividere le idee di Charlie, ma come Paese dobbiamo saperci unire per denunciare l’orrore di un assassinio. 
Questo è un valore essenziale della nostra democrazia."
Tuttavia, la deputata ha proseguito spiegando che la risoluzione presentata dai Repubblicani non era un atto di unione, ma un'azione "irresponsabile e divisiva". 
A suo dire, la maggioranza ha scelto un testo che rischia di infliggere nuova sofferenza a milioni di americani che hanno vissuto sulla propria pelle la segregazione, le leggi razziste di Jim Crow e la loro pesante eredità ancora attuale.

​Alexandria Ocasio-Cortez ha voluto sottolineare chi fosse veramente l'uomo che si stava cercando di santificare. 

Ha ricordato che Charlie Kirk definiva il "Civil Rights Act", la legge che garantì agli afroamericani il diritto di voto, un "errore". 

Ha citato le sue parole dopo l’aggressione a Paul Pelosi, quando disse che "qualche patriota straordinario" avrebbe dovuto pagare la cauzione all’attentatore. 

E ha ricordato le sue accuse agli ebrei di controllare "non solo le università, ma anche le organizzazioni non profit, il cinema, Hollywood, tutto quanto".

​Per la deputata, si tratta di una retorica ignorante e pericolosa, mirata a togliere diritti a milioni di americani, che nulla ha a che fare con l'idea di "promuovere l'unità" come affermato dalla maggioranza. 

La decisione di celebrare un uomo del genere e di passare per buona quella che è la sua eredità è un'assurdità assoluta, specialmente in un momento in cui la società si interroga sulla crescente normalizzazione di gesti criminali.

​Ma il discorso di AOC ha anche denunciato un altro, gravissimo, pericolo. 

Ha respinto con forza il tentativo dell'amministrazione Trump di strumentalizzare la tragedia per lanciare un "attacco frontale alla libertà di parola in tutto il Paese". 

In nome di Charlie Kirk, l’amministrazione Trump e la FCC stanno minacciando di chiudere ABC e altre emittenti che danno voce ai suoi critici politici.

​Questo è un atto "disgustoso contro il popolo americano e contro i diritti sanciti dal Primo Emendamento, che sono il fondamento della nostra nazione". 

Secondo la deputata, è responsabilità di ABC non piegarsi a questa corruzione né contribuire a un’escalation della censura.

Per tutto questo, la posizione di AOC è ancora più importante: il suo è un messaggio per salvare tutti coloro che, nel prossimo futuro, potrebbero essere colpiti da scelte e azioni discutibili. Un'azione per fermare, anche in modo istituzionale, chi come Trump e i suoi "lecchini ed imitatori" sta portando la società nel baratro, con l'intento di censurare e cancellare tutto quello che non è propaganda positiva per i governi in carica.

​Naturalmente, nessuno merita di essere ammazzato. 
Questo è un "must" per la società che abbiamo sempre pensato potesse essere quella nella quale viviamo. 
La deputata americana lo ha voluto dimostrare con un discorso semplicemente magistrale, espresso in modo politicamente impeccabile e umanamente perfetto, come spesso capita ad AOC. E, come dice lei, è responsabilità di tutti resistere.

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