Nordio e i Braccialetti Antistalking: "Rifugiatevi in Chiesa o Farmacia", Scoppia la Polemica

 

Se non si trattasse del Ministro della Giustizia saremmo nel ridicolo....

Una dichiarazione del Ministro della Giustizia, Carlo Nordio, ha scatenato un'ondata di indignazione e polemiche nel panorama politico e sociale italiano. 

Rispondendo a un'interrogazione parlamentare sui braccialetti elettronici antistalking, Nordio ha suggerito alle vittime di violenza di genere di "rifugiarsi in una chiesa o in una farmacia" in caso di pericolo, anziché fare affidamento sulla tempestività dell'intervento delle forze dell'ordine.

La motivazione addotta dal ministro risiede nella presunta inefficacia dei dispositivi di controllo e nella distanza eccessiva tra le forze dell'ordine e le potenziali vittime. 

"Dobbiamo coniugare questi due elementi dando un’allerta alla vittima, affinché sia in grado, nel momento in cui coglie questo momento di pericolo, di trovare delle forme di autodifesa, magari rifugiandosi in una chiesa o in una farmacia, in un luogo più o meno protetto", ha dichiarato Nordio in Senato.

Le parole del ministro sono state immediatamente bollate come un'ammissione di fallimento da parte dello Stato nel garantire la sicurezza delle donne. 

L'opposizione ha duramente criticato Nordio, accusandolo di abdicare al ruolo dello Stato e di scaricare la responsabilità della protezione sulle vittime stesse. 

"L'idea che uno Stato abdichi al suo ruolo e deleghi alla vittima la responsabilità di proteggersi - e a una chiesa la sua salvezza - è roba che ci riporta a secoli fa ed è indegna soprattutto se pronunciata da un ministro", ha dichiarato una senatrice del Partito Democratico.

Le associazioni per i diritti delle donne hanno espresso profonda preoccupazione, sottolineando come tali dichiarazioni possano alimentare un clima di insicurezza e sfiducia nelle istituzioni. 

"È inaccettabile che un ministro suggerisca alle vittime di nascondersi invece di garantire loro protezione", ha dichiarato la presidente di un'associazione contro la violenza di genere.

La polemica si inserisce in un contesto già teso, segnato da numerosi casi di femminicidio e da una crescente consapevolezza sulla necessità di misure più efficaci per contrastare la violenza di genere. 

Le critiche si sono intensificate anche per la posizione del ministro che in precedenza aveva minimizzato il fenomeno della violenza di genere, arrivando a collegarlo a fenomeni di razzismo, suscitando ulteriori polemiche.

Nonostante le forti critiche e le richieste di dimissioni, il Ministro Nordio non ha rilasciato ulteriori dichiarazioni e ha ottenuto la riconferma del suo incarico. 

La vicenda ha riacceso il dibattito sulla necessità di un intervento più incisivo da parte dello Stato per proteggere le vittime di violenza e garantire la loro sicurezza.... Oltre al fatto che una stronzata così è difficile da dimenticare.