Fantascienza sulla terra rossa e non parliamo di Marte.
Probabilmente possiamo dire che non esistono più superlativi sufficienti per descrivere la maestosità tennistica a cui abbiamo assistito al Foro Italico.
Jannik Sinner ha semplicemente annichilito Casper Ruud, fresco trionfatore del Masters 1000 di Madrid e solido numero 7 del ranking ATP (un giocatore che sulla terra battuta vale tranquillamente un posto tra i primi quattro al mondo), con un sonoro 6-0, 6-1.
Quella di ieri sera non è stata una semplice vittoria, ma una vera e propria lezione di tennis. Un’ora e quattro minuti di purissimo spettacolo, una performance da custodire negli annali e, come giustamente sottolineato, quasi impossibile da replicare o persino da mostrare come modello nelle accademie.
Semplicemente perché ciò che Sinner ha espresso sul Campo Centrale è di un’altra categoria, un tennis che trascende la normale comprensione.
Questo non è un ritorno, signore e signori. Questa è una metamorfosi.
Jannik Sinner è tornato, sì, ma non il giocatore che avevamo lasciato.
È un’evoluzione, una versione potenziata, quasi aliena del talento che già conoscevamo.
Un “marziano” del tennis, come giustamente è stato definito.
La sua velocità di palla, la precisione chirurgica dei colpi, la solidità mentale e fisica hanno lasciato Ruud completamente impotente, incapace di arginare un’onda di gioco semplicemente perfetta.
Ma la serata romana non è stata solo la celebrazione di un campione.
Ha offerto anche uno splendido esempio di sportività e di intelligenza del pubblico.
Dopo un primo set dominato in maniera quasi imbarazzante da Sinner, il pubblico del Foro Italico ha dimostrato una rara sensibilità.
Capito il momento di difficoltà del pur validissimo Ruud, ha iniziato ad applaudire con calore anche i suoi rari punti, un gesto di classe che va ben oltre il semplice tifo.
Un’ovazione che testimonia la profonda cultura sportiva del pubblico romano, capace di riconoscere e onorare il talento, anche quando schierato dall’altra parte della rete.
Questo trionfo, che proietta Sinner verso i quarti di finale degli Internazionali BNL d’Italia con una carica di adrenalina e fiducia incontenibile, non è solo una vittoria.
È una dichiarazione di intenti.
È la conferma che Jannik Sinner non è solo un talento in ascesa, ma una forza dominante del tennis mondiale, pronto a lasciare un segno indelebile nella storia di questo sport.
Commenti