Il Patriarca Latino di Gerusalemme non si limita alle parole: porta centinaia di tonnellate di aiuti e denuncia la quotidiana violenza, offrendo una lezione di vera umanità.
Tra le rovine e la disperazione di Gaza, una figura si è elevata, portando non solo conforto spirituale ma anche un aiuto tangibile e cruciale.
Il Cardinale Pierbattista Pizzaballa, Patriarca Latino di Gerusalemme, ha compiuto una visita storica e profondamente significativa nella Striscia, un'iniziativa che va ben oltre il suo ruolo religioso, trasformandosi in un'azione umanitaria di vasta portata e in un messaggio di coraggio.
Ieri, approfittando della visita alla parrocchia della Sacra Famiglia, un luogo simbolo anch'esso colpito dai bombardamenti dell'esercito israeliano, il Cardinale Pizzaballa è riuscito a far giungere alla popolazione palestinese centinaia di tonnellate di aiuti umanitari e alimentari.
Non solo cibo, ma anche kit di pronto soccorso e attrezzature mediche, beni di prima necessità per una popolazione stremata da mesi di conflitto, assediata e privata delle risorse fondamentali per la sopravvivenza.
Questa non è stata una semplice visita di cortesia o di natura esclusivamente spirituale; è stata un'operazione assolutamente concreta, pratica e fondamentale per chi vive in condizioni disperate.
Ma il gesto del Cardinale non si è limitato all'azione.
Le sue parole, pronunciate con lucidità e fermezza, hanno dato la misura dello spessore dell'uomo e del suo messaggio.
"Oggi Israele ha colpito noi, ma ogni giorno gli attacchi e i morti sono a decine", ha dichiarato Pizzaballa.
Questa frase, priva di retorica ma carica di verità, sottolinea la gravità della situazione quotidiana a Gaza, un'emergenza costante che spesso sfugge all'attenzione internazionale o viene interpretata con bilance diverse.
La denuncia del Cardinale Pizzaballa risuona con particolare forza in un contesto politico dove, come sottolineato, simili affermazioni non sono state pronunciate da nessun membro del governo italiano.
Un silenzio che, per molti, contrasta con i principi di solidarietà e umanità che dovrebbero guidare la politica estera.
Le parole del Patriarca rappresentano una grande lezione, autenticamente cristiana, rivolta a chi si professa tale ma si indigna solo quando le vittime appartengono al proprio schieramento o alla propria fede.
Il coraggio di Pizzaballa nel visitare una zona così pericolosa, la sua capacità di mobilitare aiuti concreti e la sua voce inequivocabile nel denunciare la sofferenza quotidiana, lo rendono un esempio luminoso. In un mondo polarizzato e spesso indifferente, il Cardinale Pierbattista Pizzaballa si erge come un testimone di speranza e un attore fondamentale per alleviare le sofferenze, dimostrando che la vera compassione si traduce in fatti e nella denuncia delle ingiustizie, senza distinzioni o interessi.
Per le sue parole e per le sue azioni, un ringraziamento è doveroso.
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