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Il primo romanzo di Mancio M. Ruggiero

L'International Association of Genocide Scholars rompe ogni indugio: le azioni di Israele a Gaza soddisfano la definizione legale di genocidio secondo l'articolo II della Convenzione delle Nazioni Unite del 1948.





La più importante e autorevole associazione mondiale di studiosi del genocidio ha adottato una risoluzione ufficiale il 1° settembre 2025.


La crisi a Gaza ha raggiunto una gravità senza precedenti. 
Le fonti mediche locali riportano un bilancio delle vittime palestinesi che ha superato i 63.500 morti, con oltre 160.000 feriti. 
La carestia è stata ufficialmente confermata da agenzie delle Nazioni Unite come UNICEF, FAO e WFP, con il Ministero della Salute locale che riferisce della morte di centinaia di persone per malnutrizione, inclusi molti bambini. 
La distruzione delle infrastrutture civili, comprese case e ospedali, è quasi totale.

Le posizioni dell'IAGS, L'International Association of Genocide Scholars, ovvero la più importante e autorevole associazione mondiale di studiosi del genocidio, si sono rafforzate in modo significativo. 

Nonostante il sostanziale immobilismo istituzionale pressoché globale la situazione è talmente lampante che l'irritazione di moltissima gente supera di gran lunga lo sconforto per il fatto che non si faccia praticamente nulla di veramente concreto.

Dopo mesi di dichiarazioni e di espressioni di grave preoccupazione, l'IAGS ha adottato una risoluzione ufficiale il 1° settembre 2025
Questo documento formale dichiara che le politiche e le azioni di Israele a Gaza soddisfano la definizione legale di genocidio secondo l'articolo II della Convenzione delle Nazioni Unite del 1948.

La risoluzione, che è stata approvata dall'86% dei membri che hanno partecipato al voto, elenca una serie di atti che, secondo gli studiosi, rientrano nei criteri del genocidio, tra cui:

  • Attacchi indiscriminati e deliberati contro civili e infrastrutture.

  • Uccisione di intere famiglie.

  • Distruzione di oltre il 90% delle abitazioni.

  • Violazioni dei diritti umani, tra cui torture, detenzioni arbitrarie e privazione deliberata di cibo e acqua.

  • Dislocamento forzato di quasi tutti i 2.3 milioni di palestinesi nella Striscia di Gaza.

La presidente dell'IAGS, Melanie O'Brien, ha affermato che questa risoluzione è una "dichiarazione definitiva da parte di esperti nel campo degli studi sul genocidio" che conferma la natura delle azioni a Gaza.

Continueranno tutti i complici di turno a ripetere la stupida ed odiosa frase 
“eh, ma non si può parlare di genocidio”

Cosa vogliono di più adesso i complici di questi assassini?

Bisognerebbe agire, subito, velocemente e lo stesso tutti coloro che hanno fatto giungere la situazione allo stato attuale sarebbero colpevoli, ma almeno metterebbero la parola fine.

Invece la sensazione è che quasi l'intero mondo sia complice ed assassino convinto e questo oltre a farmi schifo, mi fa anche paura.

E' incredibile dover pensare, dire, scrivere questo nel 2025.

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