Un incontro tra giganti dello show, un’opera d’arte “di famiglia” e un premio che fa la storia: a La Pennicanza va in scena l’anteprima di un evento senza precedenti.
C'è qualcosa che, nel vasto e talvolta smemorato mondo dello spettacolo italiano, nessuno aveva mai osato o pensato di fare.
E quando si tratta di colmare vuoti incolmabili con idee visionarie, spesso c'è di mezzo lui:
Vito Diomede.
Lo showman di
Mola di Bari, con la tenacia di chi ha macinato chilometri di palcoscenico e la fame di chi merita la consacrazione definitiva, ha compiuto un gesto che sa di storia, di giustizia e di pura passione artistica.
Nello studio de La Pennicanza, il programma "cult" che orbita nella galassia di Viva Rai2!, è andato in scena un momento di altissima comunicazione e profonda umanità.
Diomede ha consegnato in anteprima assoluta il Premio Little Tony nelle mani di Rosario Fiorello e del suo sodale Fabrizio Biggio.
L'ASSURDO OBLIO E IL RISCATTO DI UN MITO
Sembra impossibile, quasi un'eresia culturale, che fino ad oggi non esistesse un riconoscimento ufficiale dedicato ad Antonio Ciacci, in arte Little Tony. Parliamo di un’icona, l’Elvis italiano, l'uomo che negli anni Sessanta ha rivoluzionato il costume e la musica del Bel Paese con il suo ciuffo ribelle e il suo rock'n'roll melodico.
Mentre la TV generalista tende spesso a dimenticare i suoi padri fondatori, Vito Diomede ha deciso di invertire la rotta.
L'istituzione di questo premio non è solo un evento mondano, è un dovere dell'informazione e della memoria collettiva.
È il tributo necessario a un artista che non è mai stato celebrato abbastanza dopo la sua dipartita avvenuta nel 2013.
FIORELLO E DIOMEDE: DUE FACCE DELLA STESSA MEDAGLIA
La scelta di consegnare il primo premio a Fiorello non è casuale, ma profondamente simbolica.
C'è una linea sottile ma resistente che unisce lo showman siciliano a quello pugliese: entrambi animali da palcoscenico, entrambi capaci di leggere l'umore della gente, entrambi devoti all'arte dell'intrattenimento puro.
Ma c'è di più.
Fiorello è, spiritualmente, l'erede di quella follia artistica che animava Little Tony.
Quando Rosario intona i brani di Tony, non è una semplice imitazione: è una reincarnazione di energia. Fiorello ha portato Little Tony sul palco dell'Ariston quando tutti sembravano averlo scordato, dimostrando un legame viscerale che giustifica ampiamente questo riconoscimento.
La consegna del premio da parte di Diomede sancisce un passaggio di consegne, un abbraccio tra professionisti e una consacrazione nazionale per il conduttore molese, ormai pronto per i grandi riflettori.
UN CUORE DI PIETRA CHE BATTE: L'OPERA DI NICOLA RUGGIERI
Il premio fisico consegnato a Fiorello è un capolavoro che merita un capitolo a parte, un orgoglio che tocca da vicino anche chi scrive.
Si tratta di una scultura straordinaria realizzata dall'artista molese
Nicola Ruggieri.
Non è un semplice trofeo, è un pezzo di
Puglia scolpito con maestria, un cuore materico che pulsa attraverso la pietra.
Vedere un'opera di tale fattura, realizzata da un talento della nostra terra (e permettetemi l'orgoglio, un mio parente), nelle mani del più grande showman italiano, è una soddisfazione che va oltre la cronaca: è l'arte che incontra l'arte.
APPUNTAMENTO AL PARIOLI: LA GRANDE FESTA DI PRIMAVERA
Quella vista da Fiorello è stata solo la prestigiosa anteprima.
La vera magia accadrà la prossima primavera, quando il
Teatro Parioli Costanzo di Roma — tempio sacro della televisione e del teatro italiano — aprirà il sipario sulla prima edizione ufficiale del Premio Little Tony.
A condurre le danze sarà proprio lui, Vito Diomede, forte di successi come Stella del Sud e Il Piatto è SerVito. ed ovviamente E' Ora di ...Te!
Sarà una serata evento nata in concomitanza con il docufilm Rai, ricca di ospiti illustri: dalla figlia dell'artista, Cristiana Ciacci, al performer Angelo Petruccetti, custodi della memoria storica della Little Tony Family.
E ancora la cantante e ballerina barlettana Francesca Bellino e le coreografie della scuola Star Dance di Castellana Grotte.
«Per me è un onore portare avanti questo progetto in accordo con la famiglia», ha dichiarato un emozionato Diomede. «Little Tony amava le nostre piazze e la nostra gente».
Dalla Puglia a Roma, il cerchio si chiude. Il "Cuore Matto" torna a battere forte, grazie all'intuizione di Vito Diomede e alle mani sapienti di Nicola Ruggieri. Finalmente, Little Tony ha il tributo che meritava.
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