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Il primo romanzo di Mancio M. Ruggiero

Casper Ruud ha dimostrato una signorilità rara dopo la sua partita con Sinner.


Mentre altri, come Zverev, cercano scuse esterne alle loro sconfitte, Ruud ha saputo riconoscere la superiorità dell'avversario con una lucidità e un'onestà disarmanti.

In un mondo dello sport spesso segnato da polemiche e recriminazioni, le parole di Casper Ruud dopo la sconfitta contro Jannik Sinner hanno rappresentato una boccata d'aria fresca. 

Il tennista norvegese, reduce da una partita dominata in lungo e in largo dall'azzurro (12 giochi a 1 il parziale impietoso), e che ho descritto con il seguente articolo:👇🏼

non ha cercato alibi o scuse. 

Al contrario, ha speso parole di puro elogio per la prestazione del suo avversario.

"Penso che sia stato più divertente che altro, anche se ho perso," ha dichiarato Ruud con un sorriso sincero. "Guardi il ragazzo e pensi: 'Questa è una roba di livello superiore'. Scusate, ma non so che altro dire. È stata la prestazione più vicina alla perfezione che abbia mai visto, almeno da giocatore in campo. Devo solo dargliene atto. Era come giocare contro un muro che ti spara palle a cento all’ora in continuazione."

Parole che suonano come una vera e propria investitura per Jannik Sinner, sempre più lanciato verso la vetta del tennis mondiale. 

La sportività di Ruud, tuttavia, non sorprende chi lo segue con attenzione. 
Il norvegese si è sempre distinto per la sua correttezza in campo e fuori, anche in vicende delicate come quella legata al Clostebol, dimostrando sempre grande onestà intellettuale nei confronti di Sinner.

Mentre Alexander Zverev, in altre recenti occasioni, ha preferito incolpare fattori esterni come l'umidità, le palle o persino lo stile di gioco dell'avversario per giustificare le sue sconfitte, Ruud ha scelto la via più difficile e nobile: riconoscere il merito altrui. 

Un atteggiamento che lo eleva, oltre che come tennista, come uomo di sport.

La sua ammirazione per Sinner traspare in ogni sua parola, descrivendo il gioco dell'italiano come un'inarrestabile combinazione di potenza e precisione, paragonandolo a un "muro che spara palle a cento all’ora". 
Un complimento che, proveniente da un giocatore del suo calibro, ha un peso specifico notevole.

In un'epoca in cui spesso si tende a sminuire i successi degli altri o a trovare pretesti per le proprie mancanze, Casper Ruud ci ricorda il vero significato della sportività: saper competere con impegno e, quando l'avversario è semplicemente più forte, saperlo riconoscere con ammirazione e rispetto. 

Un vero signore del tennis, dentro e fuori dal campo.

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© Copyright 2013 Mancio Mario Ruggiero

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