Il Paese dei Balocchi di TeleMeloni: un Primo Maggio di Distorsioni e Omissioni.
Un'Oasi di Menzogne nel Deserto della Realtà.
La Festa dei Lavoratori, un giorno di riflessione e rivendicazione, si è trasformata in un palcoscenico per la Presidente del Consiglio, che, anziché confrontarsi con la stampa e le questioni reali, ha optato per un'apparizione virtuale, un video patinato degno dell'Istituto Luce, per dipingere un'Italia idilliaca, un'oasi di prosperità costruita su fondamenta di omissioni e distorsioni.
Ora non è che voglio ripercorrere anche in questo articolo i concetti espressi in quello precedente:👇🏼
Però, viste le modalità, la tentazione è forte ed avrebbe anche una significativa radice comune.
Ma andiamo avanti.
L'incremento dell'occupazione, sbandierato come un successo personale, è in realtà il frutto di una tendenza in atto da oltre quattro anni, una conseguenza della ripresa post-pandemica. Il governo Meloni, lungi dall'essere il motore di questa crescita, ha assistito a un calo del tasso di occupazione giovanile, un dato scomodo che è stato accuratamente omesso dal video.
L'enfasi sull'aumento dei salari, un altro pilastro della narrazione governativa, si scontra con la dura realtà dell'inflazione, un'ombra che incombe sulle buste paga dei lavoratori. Il monito del Presidente Mattarella sui "salari insufficienti", un grido d'allarme ignorato dal governo, testimonia la distanza tra la retorica e la realtà.
La scelta di evitare il confronto diretto con la stampa, di rifugiarsi in un video autocelebrativo, è un sintomo di una politica che teme il dibattito pubblico, che preferisce la propaganda alla trasparenza.
La narrazione del governo, un'oasi di menzogne nel deserto della realtà, non può ingannare chi vive sulla propria pelle le difficoltà quotidiane.
La festa dei lavoratori, un giorno di lotta e rivendicazione, ci ricorda che la verità, come la dignità del lavoro, non può essere oscurata dalla propaganda.
O almeno così dovrebbe essere in un Paese normale.
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