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Bari e Provincia in Guerra Contro il "Turismo dei Rifiuti": Un Patto tra 41 Comuni per Salvare il Territorio. All'incontro presente anche il Sindaco di Mola.

 

​Un piano da 6,5 milioni di euro con droni, telecamere intelligenti e sanzioni severe per fermare l'abbandono dei rifiuti e tutelare l'ambiente.

BARI - Un'alleanza senza precedenti tra i 41 Comuni dell'area metropolitana di Bari si stringe per dire stop al dilagante fenomeno dell'abbandono di rifiuti, noto come "turismo dei rifiuti." 

I sindaci, riuniti su iniziativa del sindaco metropolitano Vito Leccese, hanno approvato un piano d'azione ambizioso che combina investimenti finanziari, tecnologie avanzate e un'azione di contrasto coordinata.

L'iniziativa nasce dalla crescente esasperazione per l'inciviltà di chi, spesso proveniente da altri comuni, sceglie le strade rurali e periferiche per smaltire illegalmente i propri scarti, deturpando il paesaggio e creando un grave problema di igiene pubblica e ambientale. 

Questo patto segna un cambio di passo, passando dalla gestione frammentata del problema a una strategia unitaria.

​Il piano presentato prevede un investimento complessivo di 6,5 milioni di euro

I fondi verranno impiegati per la pulizia, il controllo e l'adozione di nuove tecnologie. In particolare:

  • 140.000 euro sono immediatamente disponibili per affrontare le situazioni più urgenti.
  • 1,8 milioni di euro derivanti dalle multe inflitte agli inquinatori saranno reinvestiti in operazioni di pulizia straordinaria.
  • 2,8 milioni di euro finanzieranno un accordo quadro biennale per la rimozione dei rifiuti, garantendo interventi rapidi e costanti.
  • 2 milioni di euro saranno destinati a una rete di sorveglianza digitale intelligente. Questa rete, basata su telecamere ad alta risoluzione e intelligenza artificiale, permetterà di identificare i veicoli e le persone che abbandonano i rifiuti, fornendo prove inconfutabili per le denunce.
​Già ora, le prime misure di contrasto sono attive sul territorio. 
L'uso di droni e fototrappole mobili ha già portato a risultati concreti, con oltre cento denunce presentate nei primi sei mesi del 2025. 

Per rafforzare il coordinamento, è prevista la creazione di una Control Room metropolitana, finanziata grazie ai fondi PON Legalità, che fungerà da centro nevralgico per il monitoraggio e la gestione degli interventi.

​Parallelamente, il Governo italiano ha risposto al problema con una stretta normativa, introducendo sanzioni severissime per chi inquina. 

Chi viene colto in flagrante rischia multe fino a 18.000 euro, la sospensione della patente e persino la confisca del veicolo utilizzato per il trasporto illecito.

​Il fronte dei sindaci non si ferma qui: è stata formalmente richiesta alla Regione Puglia la dichiarazione dello stato di emergenza ambientale, una mossa che potrebbe sbloccare ulteriori risorse e poteri speciali per affrontare la crisi.

​Nel corso dell’incontro, il sindaco di Mola di Bari, Giuseppe Colonna, ha espresso con forza l'importanza di un'azione che vada oltre i confini della città metropolitana. 

"Il problema non riguarda solo la nostra area, ma l'intera Puglia," ha dichiarato. 

Insieme all’assessore all’Ambiente Marino Liuzzi e al comandante della Polizia Locale Nicola Leone, il sindaco Colonna ha avanzato proposte concrete per un'azione più incisiva e coordinata a livello regionale, chiedendo di:

  • ​Istituire una gestione commissariale straordinaria che coinvolga attivamente la Prefettura e la Regione.
  • ​Rafforzare la vigilanza sul territorio, potenziando le convenzioni con le Guardie Ambientali, le Guardie Campestri e gli Istituti di vigilanza.
  • ​Rinnovare l'accordo tra Regione, ANCI Puglia e ANAS per un controllo capillare lungo le strade statali e le complanari.
  • ​Condividere i dati tra i Comuni per individuare e sanzionare chi inquina ed evade le tasse nel proprio comune di residenza.
  • ​Introdurre ordinanze uniformi per l'accesso ai Centri Comunali di Raccolta (CCR), eliminando le discrepanze che favoriscono l'abbandono dei rifiuti.

​Questo patto tra Comuni rappresenta un segnale forte e chiaro: l'inquinamento del territorio non sarà più tollerato. 

L'impegno, ribadito da tutti i sindaci, è totale e non ammette passi indietro.

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