​Erika Saraceni e Kelly Doualla, il futuro dell'atletica italiana. E proprio Erika dice: "Kelly È la più italiana di tutti noi!"

Come avevo già scritto, fine di tutte le assurde polemiche.

Potrei iniziare un pippone sotto la foto del Corriere della Sera ed aprire con "prendi e porta a casa" riferito a tutte le imbecillità che ho letto ed ascoltato in questi giorni, ma penso che basti questa piccola promessa per mettere tutti a tacere.

Parliamo piuttosto delle nostre bravissime atlete.

Il mondo dell'atletica leggera italiana è in fermento per la giovane stella nascente Kelly Doualla Edimo. 

L'atleta, classe 2009, ha conquistato l'oro nei 100 metri piani e nella staffetta 4x100 agli Europei Under 18 di Tampere, in Finlandia, attirando l'attenzione di tutto il paese. 

Ma oltre ai successi in pista, a far parlare di lei sono le parole di un'altra giovane campionessa, la triplista Erika Saraceni.

​Saraceni, che ha condiviso il ritiro con Doualla, ha espresso il suo entusiasmo e la sua ammirazione per la compagna di squadra. "Trovo giusto che Kelly Doualla abbia ricevuto grande attenzione mediatica," ha dichiarato Saraceni. 

"Ha 15 anni e i 100 sono una gara più seguita rispetto al triplo. 

Kelly a Tampere ha cantato due volte l'inno a squarciagola, è un grande talento, una mia compagna: si merita tutto. 

È la più italiana di tutti noi!"

​Questa affermazione ha risuonato con forza, sottolineando non solo il talento sportivo di Doualla, ma anche il suo profondo legame con i colori azzurri. 

Nata in Italia da genitori camerunesi, Kelly è un simbolo del presente e del futuro dell'atletica tricolore, e la sua vittoria è un successo che va oltre la semplice medaglia. 

A soli 15 anni, la sua maturità in pista e la sua gioia nel rappresentare l'Italia hanno toccato il cuore di molti.

​Il suo doppio oro agli Europei di categoria ha già fatto segnare il suo nome nei libri dei record. 

La vittoria individuale nei 100 metri con un tempo di 11.23 secondi l'ha resa la nuova regina della velocità a livello giovanile, mentre il successo con la staffetta ha dimostrato le sue capacità anche in un contesto di squadra.

​Le parole di Erika Saraceni, che a sua volta ha dimostrato il proprio valore conquistando la medaglia d'oro nel salto triplo agli Europei Under 20 di Tampere, evidenziano un clima di grande solidarietà e amicizia all'interno della nazionale giovanile. 

La Saraceni, milanese classe 2006, si allena al campo XXV Aprile di Milano sotto la guida del suo tecnico, il padre Daniele, ex triplista. 

Questa unione familiare e sportiva è un elemento chiave del suo percorso atletico. 

La sua vittoria è stata schiacciante e le ha permesso di siglare anche il record italiano di categoria con un salto di 14,24 metri, un risultato che la proietta tra le atlete più promettenti del panorama internazionale. 

Le due atlete rappresentano il meglio della nuova generazione di sportivi italiani, pronte a raccogliere il testimone e a portare in alto la bandiera in campo internazionale.