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Il primo romanzo di Mancio M. Ruggiero

Toyota sfida Tesla: il futuro è a idrogeno? In Puglia c'è l'università dell'Idrogeno.


Nonostante la narrazione dell'elettrico come unico futuro, Toyota getta il guanto di sfida.


Con un annuncio che ha scosso il mondo dell'automotive, il CEO di Toyota, Koji Sato, ha dichiarato con sicurezza che la nuova auto a idrogeno della casa automobilistica giapponese, la Mirai-X, è destinata a superare l'industria dei veicoli elettrici (EV), guidata da Tesla

La dichiarazione, fatta durante una conferenza a Tokyo, rappresenta un attacco diretto alla visione di Elon Musk, che in passato ha liquidato l'idrogeno come un'opzione tecnologica "stupida".

​Secondo Koji Sato, le auto elettriche hanno avuto il merito di aprire la strada alla mobilità sostenibile, ma non sono la soluzione definitiva. Il loro punto debole risiederebbe nei limiti delle batterie, in particolare i lunghi tempi di ricarica e l'impatto ambientale legato all'estrazione di litio e cobalto

Toyota, che lavora da più di un decennio sulla tecnologia delle celle a combustibile a idrogeno, sembra aver compiuto un passo decisivo con il suo nuovo prototipo chiamato Hydrogeno “Mirai-X”: una berlina futuristica capace di percorrere più di 1.000 chilometri con un solo serbatoio di idrogeno e ricaricarsi in meno di 5 minuti. 

Mirai-X non è solo un concetto: è pronto a partire. Entrerà in produzione a partire dal 2026, con piani per un lancio globale nei principali mercati: Europa, Nord America e Asia.

Toyota afferma di aver sottoscritto diverse partnership con governi e imprese energetiche per sviluppare una rete globale di stazioni di rifornimento a idrogeno. Giappone, Germania e California sono in cima alla lista dei luoghi che ospiteranno questa rivoluzione nella mobilità.

«Non vendiamo solo un’auto. Abbiamo lanciato un nuovo ecosistema di mobilità.»

Per chi vive, come me in provincia di Bari, non è una novità sentir parlare di questa via.

​Lo studio e le presentazioni sull'idrogeno anche a Mola di Bari, infatti, da tanti anni, sono stati promossi in gran parte da Nicola Conenna, un fisico e scienziato barese. 

È il presidente della fondazione H2U (The Hydrogen University), un'organizzazione che si occupa di ricerca, divulgazione e promozione dell'idrogeno come vettore energetico.

​Conenna, in collaborazione con il Politecnico di Bari e il Comune di Mola di Bari, ha portato avanti diversi progetti, tra cui la proposta di un ecovillaggio autosufficiente e la presentazione di prototipi come l'H2M (H2 Mobile), un veicolo in grado di produrre e stoccare idrogeno. 

Ha anche scritto un libro sull'argomento, intitolato "Idrogeno, il nuovo oro", per sensibilizzare l'opinione pubblica sull'importanza di questa tecnologia per la transizione energetica.

​La sua attività si è concentrata sulla dimostrazione concreta delle potenzialità dell'idrogeno, in particolare per la mobilità e la creazione di comunità energetiche.

Sembrava che l'interesse di tutti all'evoluzione dell'elettrico avesse fatto finire in secondo piano questa pista.

Ora, se veramente la Toyota riuscirà a cavalcare il filone idrogeno si potrebbero riaprire diversi scenari.

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