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Schlein vs. Meloni che non ammette l'evidenza: Il duello sui dati e la realtà delle vacanze estive.




Le accuse dell'opposizione sul calo del turismo e i costi insostenibili; la premier risponde attaccando, ignorando i numeri forniti dai balneari e dalle associazioni dei consumatori. Uno scontro che rivela una profonda frattura tra la narrazione del governo e le difficoltà economiche degli italiani.

​Lo scontro politico si infiamma sul tema delle vacanze estive, un nervo scoperto per milioni di italiani alle prese con salari stagnanti e costi in aumento. 

La questione l'ho trattata in un precedente articolo:👇🏼

Vale per la Puglia nello specifico, ma la situazione è la stessa in tutta Italia, comprese le località storicamente note per il turismo.

La situazione è così ovvia ed è così accettata ed accertata da tutti che mi viene quasi da ridere, se non da piangere, nell'accorgermi che anche in una situazione così certa si riesce a fare polemica.

Il gioco delle parti?
E che senso ha, quando si parla di qualcosa che tutti conoscono?
Ma soprattutto perché sempre negare, negare, negare e ribattere con le solite minchiate?

Eppure anche in questo caso si è aperto il sipario:

La segretaria del Partito Democratico, Elly Schlein, ha messo il dito nella piaga, denunciando il calo delle presenze turistiche e l'impossibilità per molte famiglie di potersi permettere una settimana di ferie. 

Una critica basata su dati concreti, che però ha scatenato la reazione della presidente del Consiglio, Giorgia Meloni.

​Anziché affrontare i numeri, la premier ha optato per la consueta strategia del contrattacco frontale, spostando il dibattito sul piano dello scontro politico e accusando l'opposizione di minare la fiducia nel Paese. 

Un modus operandi che, secondo i critici, richiama dinamiche più tipiche di regimi illiberali..... 
(Oooops dei suoi amici Orban, Trump ed evito questa volta Netanyahu.... )
che di democrazie consolidate, dove il confronto si basa sui fatti e non solo sulle polemiche.

​A rimettere le cose in prospettiva è stata nuovamente Schlein, che ha replicato a Meloni citando le fonti che confermano la sua analisi. 

I balneari, attraverso le loro associazioni di categoria, hanno lamentato un calo delle presenze stimato intorno al 15%, un dato significativo che si scontra con l'ottimismo del governo. 

Allo stesso tempo, un'indagine di Altroconsumo ha evidenziato un aumento dei costi medi delle vacanze del 34%, un'impennata che rende le ferie un lusso inaccessibile per una fetta sempre più ampia della popolazione.

​La questione, quindi, non riguarda solo il turismo, ma l'intero quadro socio-economico del Paese. 

Schlein ha sottolineato come la vera sfida per il governo non sia rispondere all'opposizione, ma alle famiglie italiane che non riescono a far quadrare i conti. 

"Giorgia Meloni, invece che rispondere a me, dovrebbe rispondere a quelle famiglie italiane che hanno i salari troppo bassi per andare in vacanza", ha dichiarato la segretaria del PD. 

La critica si estende anche all'operato del governo su temi cruciali come il salario minimo, bloccato nonostante le crescenti difficoltà economiche, e il caro bollette, che continua a pesare pesantemente sui bilanci domestici, posizionando l'Italia tra i Paesi con i prezzi energetici più alti d'Europa.
Questione già affrontata in altri scritti che ho pubblicato, ma non sto qui a riproporre.

​La risposta di Meloni, che ha ignorato le evidenze per concentrarsi sull'attacco politico, solleva interrogativi sulla reale efficacia della comunicazione governativa. 
L'atteggiamento della premier, che spesso sembra procedere "contro l'evidenza", pur trovando un certo consenso nella sua base, è da scemi e rischia di creare un divario sempre più profondo tra la narrazione ufficiale e la percezione della realtà da parte di milioni di cittadini.

​Lo scontro tra Elly Schlein e Giorgia Meloni sulle vacanze estive va ben oltre la semplice dialettica politica. 

È l'ennesimo esempio di un meccanismo consolidato: da un lato, l'opposizione che usa i numeri e le testimonianze dirette per sollevare problemi concreti; dall'altro, un governo che preferisce difendersi attaccando, delegittimando l'avversario piuttosto che affrontare la questione nel merito.

​La strategia di Meloni, come ha evidenziato Schlein, sembra essere quella di costruire una narrazione positiva, indipendentemente dai dati. Una "macchina della propaganda permanente" che mira a mantenere la fiducia dell'elettorato attraverso un messaggio rassicurante, anche quando la realtà suggerisce il contrario. 

Ma la realtà, come dimostrano i dati sul calo del turismo e l'aumento dei costi, è testarda. 

E alla fine, sono le famiglie che non riescono a partire a pagare il prezzo più alto di questa dinamica ed il resto sono, appunto, chiacchiere.

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