Il "boom" turistico sbandierato dal governo è l'emersione di un po' di sommerso. Ecco perché la realtà è quella che diciamo tutti noi ed il turismo è in crisi.
Dati ufficiali in controtendenza con le associazioni di categoria: il +9,3% sarebbe dovuto alla nuova norma che impone di dichiarare le presenze in appartamenti e B&B, che prima sfuggivano al fisco.
Il Ministero del Turismo ha diffuso dati che parlano di un clamoroso +9,3% di presenze turistiche in Italia nella prima metà di agosto 2025.
Secondo gli operatori del settore, l'estate del 2025 non solo non è stata da record, ma è stata caratterizzata da un calo generalizzato delle presenze, in particolare per le strutture ricettive tradizionali come hotel e stabilimenti balneari. La delusione è palpabile tra albergatori e gestori, che lamentano una stagione fiacca e al di sotto delle aspettative.
Come si spiega allora il divario tra i dati governativi e le testimonianze degli operatori? La risposta sta nel nuovo Codice identificativo nazionale (CIN), entrato in vigore all'inizio del 2025.
La narrazione trionfale del governo si scontra con una serie di evidenze che hanno caratterizzato l'intera stagione estiva.
La risposta è visibile a occhio nudo: mentre le spiagge attrezzate si svuotavano, quelle pubbliche erano prese d'assalto.
I turisti che non potevano o non volevano affrontare i costi proibitivi hanno cercato alternative a costo zero, mettendo in ginocchio le strutture che basano il loro business sui servizi a pagamento.
Un esempio lampante di questa crisi è il Salento, storicamente una delle mete più gettonate, che in questa estate ha visto una drastica riduzione delle presenze.
Persino artisti e personaggi pubblici si sono schierati apertamente contro il caro-prezzi, sottolineando come l'Italia stesse perdendo la sua competitività.
Mentre gli operatori del settore, da Nord a Sud, piangono miseria e denunciano il crollo degli incassi, il governo continua a presentare un quadro idilliaco.
Il divario tra la realtà e la propaganda è una preoccupazione crescente per un Paese che ha bisogno di strategie concrete, non di illusioni.
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