La "pace" di Anchorage e le polemiche sulla politica estera italiana
Un semplice post sui social media del Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha scatenato un'accesa polemica, portando al centro del dibattito il ruolo dell'Italia sulla scena internazionale.
A seguito dell' incontro ad Anchorage tra Donald Trump e Vladimir Putin, la premier ha scritto che "si apre finalmente uno spiraglio per discutere di pace in Ucraina,"
e fin qui .... già è più la speranza di molti che quello che effettivamente è accaduto, visto che in realtà le cose sono andate come ho descritto qui:👇
Ma il delirio della Premier è cominciato quando ha cominciando a scrivere le solite false minchiate
rivendicando che "l’Italia sta facendo la sua parte insieme ai suoi alleati occidentali."
Una dichiarazione che ha immediatamente diviso, con molti critici che la definiscono un'analisi totalmente fuori dalla realtà.
Secondo un'analisi tagliente, ma giusta, che circola tra gli osservatori, la premier avrebbe commesso una serie di errori di valutazione.
Per i critici, il post sarebbe stato un tentativo di "salire in corsa sul carro dei vincitori," dimostrando un'eccessiva sudditanza nei confronti di Trump e ignorando completamente la vera natura dell'incontro. A differenza di quanto annunciato, il vertice non avrebbe avuto la pace in Ucraina come tema centrale, ma sarebbe stato un'esibizione di forza tra due potenze che intendono ridefinire gli equilibri globali a loro piacimento.
Purtroppo siccome aimè si tratta della mia nazione non riderò, ma la situazione è veramente ridicola vista al di fuori dei nostri confini.
La rappresentazione ingannevole e "delirante" della situazione è un insulto anche per i destinatari del messaggio, cioè gli italiani che già sono derisi all'estero.
L'esultanza per un evento in cui non si è stati coinvolti direttamente può essere interpretata come un tentativo di apparire rilevanti sulla scena internazionale.
In un mondo dominato da superpotenze, un leader può voler dimostrare che il proprio Paese, anche se non partecipa attivamente a un vertice, è comunque allineato con gli sviluppi che ne derivano.
È un modo per affermare di "essere al tavolo," anche se in realtà si è solo informati a posteriori.
Ma il bello (?) è che non solo tutto questo è falso e Trump che già non considera l'Europa, anche se ha dovuto avvisare, per forza di cose, e non vede nemmeno l'Ucraina, che sarebbe in un mondo ideale parte in causa, e comunque ha dovuto avvisare Zelensky....
Ma la Meloni e l'Italia non se li è cagati....... ma neanche di striscio.
E nemmeno lo farà.
Un leader potrebbe cogliere l'occasione di un'apertura diplomatica, per quanto piccola, per rivendicare un successo.
Il riferimento a un "spiraglio per discutere di pace" può essere utilizzato per presentare la propria politica estera come lungimirante e orientata alla stabilità, anche se i meriti non sono propri.
È un modo per rafforzare la propria immagine a livello interno.
Ma quando sappiamo che non c'è niente di vero che rafforzo e che immagine vuoi dare, non sarenne meglio andarsene a mare e farsi un auto "Palumbo" (come si direbbe dalle mie parti) e sparire un pò nell'anonimato con la scusa di qualche giorno di ferie?
La critica più severa riguarda infatti il ruolo che l'Italia avrebbe avuto in questo scenario. L'affermazione di Meloni, "l'Italia sta facendo la sua parte," è stata etichettata come un'auto-rivendicazione priva di fondamento.
Secondo questa linea di pensiero, il Paese non avrebbe avuto alcun peso nelle trattative e non sarebbe stato informato in anticipo, dimostrando di essere "l'ultima ruota del carro" in un'Europa a sua volta marginalizzata.
L'Italia ha perso, ormai da tempo, ogni influenza su questioni cruciali di politica estera, dall'Ucraina a Israele fino all'Iran.
Ma poi cosa per cosa esultare se i colloqui ad Anchorage sono sembrati più che focalizzati sulla pace in Ucraina, su una spartizione del mondo tra "un gangster e un dittatore."
L'incontro tra Trump e Putin viene così visto e non solo dall'opposizione non come un successo diplomatico, ma come il manifesto del fallimento e dell'irrilevanza totale dell'Italia e dell'Europa.
L'intero continente, infatti, è stato spazzato via da ogni trattativa, ma l'Italia, in questo senso ce l'ha un primato.... ne rappresenta l'"ultima ruota del carro."
Di fronte a una simile tragedia geopolitica, i critici suggeriscono che sarebbe stato più appropriato un "dignitoso silenzio" piuttosto che un'esultanza che rischia di coprire di ridicolo il Paese agli occhi della comunità internazionale.
Poi tutti sogniamo di andare a letto e svegliarci in un mondo migliore....
Tutto può accadere....
La speranza è l'ultima a morire....
Anche se di presupposti se ne vedono ben pochi.
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