Jannik festeggia 24 anni in finale a Cincinnati, continua il percorso verso la leggenda
Si dice che il vero talento non risieda solo nei numeri, ma nel modo di essere.
Ha compiuto 24 anni quello che molti considerano il più grande sportivo italiano di tutti i tempi, e forse lo è già.
La sua grandezza non si misura solo con le statistiche, ma con la sua personalità: un'umiltà da antidivo, una normalità che stride con una certa idea di "italianità cafona", diventandone per contrasto il simbolo più luminoso.
Questa sua autenticità ha attratto un'ondata di ammirazione, ma anche, inevitabilmente, l'odio e il becerume che in Italia spesso colpiscono chi ha successo.
E in tanti, pur non conoscendolo, affermano di volergli bene, non solo di tifarlo.
Forse perché, come cantava Lucio Dalla, "l'impresa eccezionale è essere normale".
Nel giorno del suo 24esimo compleanno, Jannik Sinner ha dimostrato che questa normalità non esclude affatto l'eccezionalità dei risultati.
Alla faccia di chi la considera un limite, si è regalato la finale del Masters 1000 di Cincinnati, superando in due set un ottimo Terence Atmane con il punteggio di 7-6, 6-2 in un'ora e 26 minuti di gioco.
La vittoria è il miglior modo per continuare una stagione che ha già sfiorato la perfezione.
La vittoria su Atmane ha permesso a Sinner di aggiungere nuovi record a una stagione già stellare. Questa è la sua quinta finale su sei tornei disputati nel 2025, un dato che testimonia una regolarità impressionante.
Tra queste, spiccano le tre finali Slam, con due titoli già in bacheca.
Praticamente, quando Sinner si iscrive a un torneo è quasi automaticamente in finale, dimostrando una costanza fuori dal comune.
Il primo set è stato molto equilibrato.
Sia l'azzurro che il francese non hanno concesso nulla al servizio (6 ace a testa e zero palle break!), rendendo il tie-break inevitabile.
Qui, il numero 1 al mondo ha saputo imporsi senza enormi problemi al secondo set point.
Nel secondo parziale, dopo un primo game non brillantissimo, Sinner ha iniziato a comandare e con i break nel quarto e nell'ultimo game ha chiuso l'incontro.
La vittoria gli ha permesso di conquistare la sua 28esima finale in carriera e la 26esima vittoria consecutiva sul cemento.
Oltre alla finale, il match ha segnato altri traguardi storici per il tennista altoatesino:
Il più giovane dal 1990: Con questa finale, Sinner è il più giovane giocatore a raggiungere 8 finali consecutive tra Masters 1000 e Slam.
200 vittorie sul cemento: Sinner è diventato il primo giocatore nato dal 2000 in poi a raggiungere questo traguardo.
49 vittorie di fila: Sempre sul cemento, ha conquistato 49 vittorie di fila contro giocatori fuori dalla Top 20.
Ora, a separare Sinner dal 21° titolo in carriera, c'è il suo rivale storico, Carlos Alcaraz, che ha raggiunto la finale superando il tedesco Alexander Zverev in due set.
La giornata è stata trionfale anche per il doppio italiano.
Lorenzo Musetti e Lorenzo Sonego hanno compiuto una vera e propria impresa, sconfiggendo i britannici Joe Salisbury e Neal Skupski, coppia numero 5 del seeding e favoriti alla vigilia.
I due "Lorenzo" si sono imposti con il punteggio di 4-6 6-3 13-11, al sesto match point. Ora contenderanno il titolo a Nikola Mektic e Rajeev Ram, che hanno raggiunto la loro prima finale battendo 7-6, 7-6 Julian Cash e Lloyd Glasspool.
Il successo di Sinner e dei due Lorenzo non fa che confermare il momento d'oro del tennis italiano, che continua a regalare emozioni e successi a livello internazionale.
Ed ora aspettiamo e speriamo che Jasmine Paolini approdi in finale nel singolo e nel doppio con la Errani per il torneo femminile.
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