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Appello da Intellettuali Ebrei Italiani al governo per la Palestina: Riconoscimento e Stop alle Armi

 


L'appello si rivolge specificamente al governo italiano, sollecitandolo a cessare la fornitura di armi a Israele, un'azione che, secondo i firmatari, alimenterebbe ulteriormente il conflitto.

Un gruppo di intellettuali ebrei italiani di spicco ha lanciato un appello significativo, chiedendo alla comunità internazionale e, in particolare, al governo italiano, di riconoscere immediatamente lo Stato di Palestina e di interrompere ogni fornitura di armi a Israele. 

Tra i firmatari figurano nomi di grande risonanza nel panorama culturale e giornalistico italiano, come Roberto Saviano, Gad Lerner, Anna Foa, Carlo Ginzburg e Helena Janeczek, ecc...

L'appello nasce dalla profonda preoccupazione per la situazione in Medio Oriente e per l'indignazione verso la quotidianità assurda e di morte in quei luoghi.

Il testo condanna con fermezza le "violenze" e l'"oltranzismo cieco del governo israeliano", arrivando a definire le azioni di Israele come "genocidi", "crimini di guerra e contro l'umanità" e "pulizia etnica".

I firmatari sottolineano l'urgenza di una tregua a Gaza, il rilascio degli ostaggi ancora prigionieri e l'avvio immediato di negoziati di pace. 

La richiesta di riconoscimento di uno Stato palestinese viene presentata come un passo fondamentale per garantire la sicurezza e il rispetto del diritto internazionale tanto per i palestinesi quanto per gli israeliani. 

L'appello si rivolge specificamente al governo italiano, sollecitandolo a cessare la fornitura di armi a Israele, un'azione che, secondo i firmatari, alimenterebbe ulteriormente il conflitto.

Questo gesto assume una rilevanza particolare in quanto proviene da membri della comunità ebraica italiana, che si fanno portavoce di un messaggio di pace e giustizia, superando divisioni e schieramenti tradizionali per denunciare le violenze in corso e chiedere una soluzione diplomatica e umana al conflitto. 

La presa di posizione di questi intellettuali rappresenta una voce autorevole e coraggiosa che invita a una riflessione profonda sul ruolo dell'Italia e della comunità internazionale nella crisi mediorientale.

Al momento, come si sa, l'Italia,  non riconosce la Palestina come Stato sovrano e non ha assolutamente proferito parola in merito 

Tuttavia, la pressione diplomatica per un cambiamento di rotta sta crescendo a livello internazionale. 

Molti Stati, tra cui la Spagna, l'Irlanda e la Norvegia, hanno recentemente annunciato il riconoscimento ufficiale dello Stato palestinese, alimentando il dibattito e mettendo in discussione la posizione di altri Paesi. 

Il governo italiano ha ribadito la sua adesione alla soluzione dei due Stati, ma non ha ancora compiuto il passo del riconoscimento formale. 

La richiesta di interrompere la fornitura di armi a Israele è un tema altrettanto caldo, che è stato sollevato anche da diverse organizzazioni non governative e da forze politiche in Italia e in Europa.

Ma al Governo continuano a fare "gli gnorri"
A quanto una parvenza di "Rinsavimento"?
Può essere questa l'occasione?
Vedremo...

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