"Quattro soldi li pagate voi": La Gaffe di Tajani sugli Stipendi delle Forze dell'Ordine Rilancia il Dibattito sui Rischi e le Retribuzioni.
Il Vicepremier critica le basse paghe di Polizia e
Carabinieri in TV, ma il giornalista Labate lo incalza: "Però è il vostro Governo che li paga così." Il Ministro nel panico annaspa e promette aumenti.
La retorica sul sacrificio e sui rischi affrontati quotidianamente dalle Forze dell'Ordine – Carabinieri, Polizia, Guardia di Finanza – si scontra regolarmente con la realtà delle loro retribuzioni, spesso giudicate non adeguate ai pericoli professionali.
Un dibattito perenne, che riemerge con forza in momenti di crisi o in seguito a tragici eventi, come la morte in servizio di un membro delle Forze dell'Ordine, amplificato dall'emotività collettiva.
Tuttavia, il tema è tornato in primo piano in una delle maniere più imbarazzanti, con il Ministro degli Affari Esteri e Vicepremier, Antonio Tajani, protagonista di una clamorosa scivolata dialettica in diretta televisiva che ha messo in luce una lampante contraddizione del Governo di cui fa parte.
Pasolini, le Piazze e la Gaffe dello Stipendio
L'episodio si è verificato durante una discussione sulle recenti manifestazioni pro-Gaza, teatro in alcuni casi di tensioni e scontri.
C'è, per esempio, il problema dell'infiltrazione di elementi violenti, come i cosiddetti "black bloc", il cui interesse è quello di deviare il carattere pacifico della protesta verso la distruzione e la violenza, esponendo le Forze dell'Ordine a rischi inutili e spesso "assurdi".
Nel tentativo di difendere l'operato delle Forze dell'Ordine e di criticare i manifestanti, Tajani ha tirato in ballo una citazione (seppur controversa e decontestualizzata) del poeta e regista Pier Paolo Pasolini.
Riferendosi alle forze schierate per il mantenimento dell'ordine pubblico, il Ministro ha dichiarato: “Sono piazze antisemite! Come dico sempre e diceva Pasolini, i poliziotti, i carabinieri, i finanzieri, loro sono i figli del popolo, gli altri sono tanti figli di papà che invece di studiare vanno a distruggere vetrine.”
E fin qui sono le solite stronzate che il governo vomita ed ormai non si devono più neanche citare i vari Salvini e Vannacci per ascoltare puttanate immonde.
Il culmine è arrivato poco dopo, nel ribadire la sua solidarietà: “Io sto dalla parte dei poliziotti, dei carabinieri, dai finanzieri che sono dei poveri cristi che stanno in mezzo alla strada a difendere la libertà e la democrazia, pagati quattro soldi…”
L'Intervento che Smaschera la Contradizione
È stato a questo punto che il giornalista Tommaso Labate è intervenuto con una sintesi fulminante e inconfutabile, smontando la retorica ministeriale in sole sette parole: “Però scusi, quattro soldi li pagate voi…”
Messo alle corde, Tajani ha dovuto immediatamente correggersi, annaspando in diretta e promettendo aumenti salariali con i nuovi contratti, in un evidente e disperato tentativo di arrampicarsi sugli specchi.
Il Genocidio Palestinese e l'Imbarazzo Governativo
Questa gaffe si inserisce perfettamente in un contesto di più ampio imbarazzo governativo, specialmente in relazione alla posizione italiana sul conflitto in Medio Oriente.
La critica sottintesa è che, in un periodo in cui gli esponenti di Governo si trovano a "difendere il nulla e la complicità nel genocidio palestinese", la tendenza è quella di produrre "perle di un'assurdità imbarazzante" che vanno oltre le figure già discusse come Salvini o Vannacci.
La vicenda Tajani, dunque, non è solo una battuta infelice, ma l'ennesima dimostrazione di come la retorica del sacrificio, quando non sostenuta da fatti concreti come un adeguamento stipendiario, possa facilmente ritorcersi contro chi la pronuncia, specialmente quando la stessa parte politica è responsabile dell'assetto retributivo che critica.
L'episodio conferma che "non servono neanche più giornalisti che li mettano in difficoltà con delle domande," poiché alcuni esponenti politici "fanno tutto da soli," lasciando un interrogativo che va oltre la politica e tocca l'integrità del discorso pubblico: c'è un limite all'auto-sabotaggio in diretta nazionale?
Commenti