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Il primo romanzo di Mancio M. Ruggiero

Serie A: Milan in Vetta... Al Max ... e Big a Tappeto! Napoli incornato dal Toro, Juventus così non va.



​La 7ª giornata della Serie A 2025/26 fa volare i rossoneri di Allegri, frena la Juventus, ed accorcia la classifica con una pioggia di 0-0 e sconfitte inattese.

​Il settimo turno di Serie A 2025/2026, conclusosi lunedì 20 ottobre, ha regalato un po' di tutto: big match, clamorose sorprese e tanti, troppi pareggi a reti bianche.

La vetta e le Big:

  • ​Il Milan vola in testa alla classifica da solo, battendo in casa una Fiorentina in crisi per 2-1.
  • ​Il big match di giornata si è giocato a Roma, dove l'Inter ha espugnato l'Olimpico con un secco 0-1 contro i giallorossi, rimanendo in scia.
  • ​Il Napoli cade a sorpresa a Torino: il Torino vince 1-0, infliggendo la seconda sconfitta stagionale agli azzurri.
  • ​La sorpresa più grande arriva da Como: la neopromossa Como batte la Juventus per 2-0, regalando ai bianconeri il primo ko in campionato.

Zona Europa e Classifica:

  • ​L'Atalanta e la Lazio non vanno oltre lo 0-0 in un match equilibrato.
  • ​Il Bologna vince in trasferta per 0-2 sul campo del Cagliari e si conferma in zona alta.
  • ​Il posticipo del lunedì tra Cremonese e Udinese si è concluso in parità, 1-1.

I Pareggi:

  • ​La giornata è stata caratterizzata da molti 0-0: Lecce-Sassuolo, Pisa-Verona, Genoa-Parma e la già citata Atalanta-Lazio hanno chiuso senza gol, contribuendo a un record negativo per la giornata in termini di marcature totali.

La Classifica Corta:

​Con questi risultati, la classifica resta cortissima nelle prime posizioni. Il Milan si ritrova solo al comando con 16 punti, seguito a quota 15 da Inter, Napoli e Roma. La Juventus viene agganciata al sesto posto a 12 punti proprio dal sorprendente Como. La lotta per la vetta è più aperta che mai!

Capitolo diverso per la sorprendente ultima posizione della Fiorentina.

Vediamo adesso come sono andate le gare più nel dettaglio e le conseguenti classifiche:👇🏼 

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Como-Juventus 2-0
⚽ 3' Kempf (C), 79' Nico Paz (C)

COMO (3-5-2): Butez; Smoicic (87' Posch), Diego Carlos (46' Ramon), Kempf; Vojvoda, Da Cunha, Perrone, Caqueret (68' Douvikas), Moreno (68' Valle); Nico Paz, Morata (92' Van der Brempt). 
Allenatore: Fabregas.

JUVENTUS (4-2-3-1): Di Gregorio; Kalulu, Rugani (83' Joao Mario), Kelly, Cambiaso (83' Kostic); Locatelli (77' Vlahovic), Thuram; Conceicao, Koopmeiners (77' McKennie), Yildiz; David. 
Allenatore: Tudor.

Ammoniti: Kelly (J), Moreno (C), Smoicic (C), Diego Carlos (C)
La Juventus ha subito un brusco arresto in trasferta, incassando la sua prima sconfitta stagionale contro la rivelazione Como, con un secco 2-0
Il risultato, al di là del valore degli avversari, solleva molti dubbi sulla squadra di Igor Tudor, che sembra aver smarrito la "cattiveria" che aveva caratterizzato l'inizio del suo mandato. 
Per un club ambizioso come la Juventus, un risultato del genere rappresenta un vero e proprio schiaffo. 
I padroni di casa sono partiti subito forte e sono passati in vantaggio dopo appena 4 minuti con Kempf, ben servito da Nico Paz. 
La reazione bianconera è stata debole, con un gol annullato a David per fuorigioco come unico sussulto offensivo.
Nella ripresa, la Juventus non è riuscita a trovare la via del pari. 
Al contrario, il Como ha sfiorato il raddoppio con Caqueret prima di trovarlo al 79° minuto con l'uomo del momento: Nico Paz, autore di un gran gol che ha chiuso definitivamente la partita. 
Nonostante l'impegno, l'attacco juventino è apparso sterile, con il solo Kenan Yildiz a predicare nel deserto e senza un partner d'attacco efficace. 
La nota dolente è anche la difesa, che, subendo ancora gol, conferma le sue difficoltà.
Questa sconfitta non solo macchia il percorso della Juventus, ma le permette di restare in scia alla vetta solo grazie alle contemporanee disavventure delle dirette concorrenti. 
Il Como, invece, con una prestazione solida e convincente, aggancia proprio i bianconeri in classifica a quota 12 punti.

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Cremonese-Udinese 1-1
⚽ 4' pt Terracciano (C), 3' st Zaniolo (U)
 
CREMONESE (3-5-2): Silvestri, Terracciano, Bianchetti, Baschirotto, Zerbin (16'st Barbieri), Payero (16'st Lordipanidze), Bondo, Vandeputte (28'st Sarmiento), Pezzella, Bonazzoli (28'st Vazquez), Vardy. 
All. Nicola
 
UDINESE (3-5-2): Okoye, Goglichidze, Kabasele, Solet; Zanoli (40'st Ehzibue), Ekkelenkamp (16'st Piotrowski), Karlstrom, Atta (40'st Miller), Kamara; Zaniolo (28'st Davis), Bayo (16'st Buksa). 
All. Runjaic

Ammoniti: Zerbin, Vandeputte, Payero, Vardy (C), Goglichidze, Kabasele (U) per gioco falloso.

​Il posticipo del lunedì tra Cremonese e Udinese si è chiuso sull'1-1 allo stadio Zini, un risultato che lascia l'amaro in bocca ai padroni di casa per le numerose occasioni sprecate. 
La Cremonese, con l'esordiente Jamie Vardy dal primo minuto, ha iniziato la gara con grande intensità ed è passata subito in vantaggio al 4° minuto. 
Su un corner battuto da Vandeputte, il difensore Terracciano è saltato più in alto di tutti e ha insaccato di testa per l'1-0. I grigiorossi hanno poi sfiorato il raddoppio in diverse occasioni, colpendo anche una traversa con una potente conclusione di Bonazzoli da fuori area.
L'Udinese è rientrata dagli spogliatoi con un piglio diverso e ha trovato il pareggio al 52'. Tutto merito di un perfetto cross di Ekkelenkamp, che ha pescato l'ex atalantino Nicolò Zaniolo che non segnava da quasi un anno, ma queste volta ha colpito di testa battendo Saro e ristabilendo l'equilibrio. 
Nonostante il gol subito, la Cremonese ha continuato a dominare le occasioni più nette. 
Al 59', Vardy ha avuto sui piedi la palla del nuovo vantaggio, ma, solo davanti a Okoye, ha calciato debolmente facendosi respingere il tiro. L'attaccante inglese ha sprecato un'altra chiara chance nel finale (83'), deviata da un difensore friulano. 
Il destino sembrava avverso ai lombardi, che negli ultimi minuti hanno anche colto un palo su una punizione radente di Vazquez
Anche l'Udinese ha avuto la sua opportunità con un diagonale di Davis che ha sfiorato il legno, ma alla fine il risultato non è cambiato. 
La partita si è conclusa in parità, 1-1, con la Cremonese che recrimina per i due legni e i troppi gol falliti.

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Milan-Fiorentina 2-1
⚽ 55’ Gosens, 63’ e 86’ Leao

MILAN (3-5-1-1): Maignan; Tomori, Gabbia, Pavlovic; Athekame (12' st Gimenez), Ricci, Modric, Fofana, Bartesaghi; Saelemaekers (45' st De Winter); Leao (48' st Balentien). 
All.: Allegri.    

FIORENTINA (3-4-2-1): De Gea; Pongracic, Marí, Ranieri; Dodo, Mandragora (43' st Dzeko), Nicolussi Caviglia (43' st Sohm), Gosens (25' st Parisi); Fagioli, Fazzini (25' st Gudmundsson); Kean (32' st Piccoli). 
All.: Pioli.   

Ammoniti: Athekame, Nicolussi Caviglia, Parisi e Tomori per gioco falloso, Fofana e Ranieri per comportamento non regolamentare.    

A San Siro, il Milan ha affrontato una Fiorentina schierata per difendersi e cercare contropiedi veloci, in un match che si è rivelato più combattuto e spezzettato del previsto. I
l primo tempo è stato avaro di emozioni e caratterizzato da molti interruzioni per falli. L'unica vera occasione è capitata sui piedi di Pavlovic al 21', ma il giocatore non è riuscito a inquadrare lo specchio della porta. 
Le squadre sono andate così al riposo sul punteggio bloccato di 0-0.
La ripresa ha acceso la gara. 
Contro il trend della partita, è stata la squadra di Pioli (vecchio allenatore del Milan, ora alla Fiorentina) a sbloccare il risultato al 55' grazie alla rete di Gosens
Il vantaggio viola è durato però soltanto otto minuti, perché al 63' il Milan ha trovato il gol del pareggio: è stato Rafael Leão a ristabilire subito l'equilibrio. 
Nel finale, i rossoneri hanno premuto sull'acceleratore per completare la rimonta. L'episodio decisivo è arrivato all'86', quando l'arbitro ha concesso un calcio di rigore per i padroni di casa. 
Dal dischetto, ancora Rafael Leão non ha fallito, siglando la sua doppietta personale e portando il Milan in vantaggio per 2-1
La partita si è conclusa con la vittoria in rimonta del Milan, anche se con un rigore molto contestato, ma grazie a questi tre punti si è issato in solitaria in testa alla classifica di Serie A, anche una prima grande rivincita per Max Allegri.

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Atalanta-Lazio 0-0

ATALANTA (3-4-2-1): Carnesecchi, Djimsiti, Hien, Ahanor (22' st Scalvini), Zappacosta, Ederson, Pasalic (22' st De Roon), Bernasconi, De Ketelaere, K. Sulemana (22' st Krstovic), Lookman (36' st Maldini). 
All.: Juric

LAZIO (4-3-3): Provedel, Marusic (41' st Lazzari), Gila, Romagnoli, Nuno Tavares (41' st Provstgaard), Guendouzi, Cataldi, Basic (30' st Vecino), Cancellieri (22' pt Isaksen), Dia, Zaccagni (30' st Pedro). 
All.: Sarri

Ammoniti: De Ketelaere, Pasalic e Hien per gioco falloso, K.Sulemana per comportamento non regolamentare.

La sfida serale tra Atalanta e Lazio si è conclusa con un pareggio a reti inviolate, un risultato che soddisfa sicuramente gli ospiti di Sarri, mentre lascia l'amaro in bocca ai bergamaschi. 
Il match è stato caratterizzato da un equilibrio sostanziale nel primo tempo, ma nella ripresa il campo ha penduto decisamente verso la porta biancoceleste. L'Atalanta ha infatti messo in scena un vero e proprio assedio, creando una quantità impressionante di occasioni. 
Il portiere laziale Provedel è stato l'autentico protagonista, riscattando una prima frazione di gioco tranquilla con una serie di interventi decisivi. L'estremo difensore ha dovuto fare gli straordinari per neutralizzare i tentativi di Ederson, Ahanor, Lookman, Krstovic e De Roon. La Dea è stata fermata anche dalla sfortuna, con un tiro di Zappacosta che si è stampato sul palo
Nonostante il veemente forcing finale, i padroni di casa non sono riusciti a scardinare la difesa avversaria. 
Per l'Atalanta, questo 0-0 rappresenta il quinto pareggio in sole sette partite, il terzo consecutivo, portando la squadra a quota 11 punti. 
La Lazio, con il punto strappato in trasferta, sale invece a 8 in classifica.

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Cagliari-Bologna 0-2
31’ Holm, 80’ Orsolini

CAGLIARI (4-1-4-1): Caprile; Zappa (10' st Borrelli), Mina (23' st Zè Pedro), Luperto, Obert; Prati (23' st Gaetano); Palestra, Adopo, Folorunsho, Felici (10' st Luvumbo), S. Esposito (34' st Kilicsoy). 
All.: Pisacane.     

BOLOGNA (4-2-5-2): Ravaglia; Holm (43' st De Silvestri), Heggem, Vitik, Miranda (14' st Lykogiannis); Freuler (32' Pobega), Ferguson; Bernardeschi (14' st Orsolini), Odgaard, Cambiaghi (32' st Dominguez) Castro. 
All.: Italiano.    

Ammoniti: Miranda, Ferguson, Lykogiannis per scorrettezze. Esposito per comportamento non regolamentare.

Il pomeriggio all'Unipol Domus ha ospitato una sfida piacevole e combattuta tra Cagliari e Bologna
Sono stati gli ospiti a dimostrarsi più concreti, conquistando tre punti preziosi. 
Il risultato si è sbloccato nel corso del primo tempo, precisamente al 31° minuto, quando il Bologna è passato in vantaggio grazie alla rete di Holm.
Nella ripresa, i padroni di casa guidati da Pisacane hanno intensificato la pressione, spingendo alla ricerca del gol del pareggio. 
La difesa del Bologna, guidata da Italiano, ha dovuto faticare non poco per resistere al forcing dei sardi. 
Tuttavia, nonostante un momento di apparente difficoltà, è stato il Bologna a trovare il colpo del KO. All'80° minuto, Riccardo Orsolini ha messo la parola fine all'incontro segnando il gol del raddoppio. La sua rete ha fissato il risultato sul definitivo 0-2
Grazie a questa vittoria in trasferta, il Bologna rafforza la sua posizione nelle zone alte della classifica.

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Genoa-Parma 0-0
 
GENOA (4-2-3-1): Leali, Sabelli (1' st Carboni), Ostigard, Vasquez, Ellertsson, Frendrup (21' st Colombo), Masini, Norton-Cuffy, Malinovskyi (36' st Cornet), Vitinha (13' st Venturino), Ekuban (21' st Ekhator). 
All.: Vieira.    
 
PARMA (3-5-2): Suzuki, Delprato, Circati, Ndiaye, Britschgi, Bernabé (43' pt Valenti), Keita, Estevez (41' st Troilo), Almqvist (1' st Ordonez), Cutrone (34' st Sorensen), Pellegrino (41' st Djuric). 
All. Cuesta
 
Espulso: al 41' Ndiaye per doppia ammonizione.  
Ammoniti: Malinovskyi, Ndiaye, Estevez, Colombo, Troilo per gioco falloso, Britschgi per comportamento non regolamentare. 

La sfida di Marassi tra Genoa e Parma si è risolta con un pareggio a reti inviolate, uno 0-0 che ha avuto dell'incredibile per il modo in cui è maturato. 
​Il primo tempo è stato bloccato e privo di grandi sussulti. 
L'unica nota degna di nota è stata un'opportunità per il genoano Vitinha, il cui colpo di testa è stato neutralizzato dal portiere parmense Suzuki
Il momento cruciale è arrivato poco prima dell'intervallo, al 42°: il Parma è rimasto in dieci uomini a causa dell'espulsione di Ndiaye.
Nella ripresa, forte della superiorità numerica, il Genoa ha preso d'assalto la porta avversaria, cercando con insistenza il gol del vantaggio. 
I padroni di casa si sono però scontrati contro un muro invalicabile: il portiere Suzuki ha disputato una prestazione eccezionale, sventando ogni minaccia. 
Il colpo di scena finale è arrivato in pieno recupero, quando è stato assegnato un calcio di rigore al Genoa, l'opportunità perfetta per i rossoblù di vincere la partita. 
Tuttavia, la giornata di Suzuki si è conclusa in trionfo: l'estremo difensore del Parma ha compiuto l'impresa di parare il tiro dal dischetto, sigillando così un pareggio eroico per la sua squadra, ottenuto con un uomo in meno per quasi tutta la partita. 
L'incontro è terminato così sul risultato di 0-0.

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Roma-Inter 0-1
⚽ 6' Bonny

ROMA (3-4-2-1): Svilar; Hermoso (28' st Baldanzi), Mancini, Ndicka (10' st Ziolkowski); Wesley, Cristante, Koné, Celik; Soulé (35' st Ferguson), Pellegrini (10' st Dovbyk); Dybala (28' st Bailey). 
All.: Gasperini.

INTER (3-5-2): Sommer; Akanji, Acerbi, Bastoni; Dumfries Barella (37' st Zielinski), Chalanoglu (16' st Frattesi), Mkhitaryan, Di Marco (37' st Carlos Augusto); Bonny (24' st Susic), Lautaro (16' st Esposito). 
All.: Chivu.

Ammoniti: Lautaro, Ndicka, Ziolkowski, Hermoso e Baldanzi per gioco falloso.

​Il big match della giornata, giocato allo Stadio Olimpico tra Roma e Inter, è stato subito vibrante e a ritmi elevati. 
Sono bastati appena sei minuti ai nerazzurri per sbloccare il risultato: Ange-Yoan Bonny, pescato al limite del fuorigioco, ha insaccato il gol che ha portato l'Inter in vantaggio per 0-1
Nonostante il gol, il primo tempo ha continuato a essere ricco di occasioni da entrambe le parti. 
Gli uomini di Chivu (Inter) hanno provato ad allungare, mentre i giallorossi di Gasperini si sono resi pericolosi soprattutto sui calci piazzati. Tuttavia, il punteggio è rimasto invariato fino all'intervallo.
La ripresa ha mantenuto alta la tensione. 
L'Inter si è fatta vedere subito con Dumfries, ma la Roma ha risposto con Dybala, il cui tiro è stato neutralizzato da un attentissimo Sommer.
Il portiere interista è stato protagonista e ha resistito agli attacchi giallorossi, tra cui un'importante occasione sprecata da Dovbyk.​L'Inter, pur soffrendo, ha sfiorato il raddoppio all'84° minuto con un tiro di Mkhitaryan che si è stampato sul palo
Nel convulso finale, con le ultime disperate chance per Dovbyk, Cristante e Ferguson, il muro difensivo nerazzurro ha retto. 
Dopo cinque minuti di recupero, l'Inter ha festeggiato la vittoria per 0-1, portando a casa tre punti fondamentali che le permettono di rimanere in scia al Milan capolista e di staccare una rivale diretta come la Roma.

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Torino-Napoli 1-0
⚽ 32’ Simeone

TORINO (3-5-2): Israel, Tameze, Maripan, Coco, Pedersen, Casadei, Asllani (39' st Ismajli), Vlasic (30' st Gineitis), Nkounkou (30' st Biraghi), Simeone (17' st Ngonge), Adams (39' st Zapata). 
All.: Baroni.

NAPOLI (4-1-4-1): Milinkovic-Savic, Di Lorenzo, Juan Jesus (19' st Buongiorno), Beukema, Olivera (19' st Lang), Gilmour (37' st Elmas), Neres (29' st Politano), Anguissa, De Bruyne, Spinazzola, Lucca (29' st Ambrosino). 
All.: Conte.

Ammoniti: Juan Jesus, Israel, Lang.

La sfida tra Torino e Napoli ha regalato un primo tempo combattuto e vibrante. 
Gli azzurri, guidati da Antonio Conte, hanno cercato di imporre il proprio gioco, ma i granata si sono dimostrati subito compatti e attenti in difesa. 
Le prime occasioni nitide sono arrivate dopo il primo quarto d'ora. 
Al 15', il Toro è andato vicinissimo al vantaggio con Vlasic, il cui tiro si è stampato sul palo
Otto minuti più tardi è stato il Napoli a sfiorare il gol con De Bruyne
L'equilibrio si è spezzato al 32° minuto: a sbloccare il match è stato il granata Giovanni Simeone, che ha battuto Milinkovic-Savic portando il Torino in vantaggio per 1-0.
Nella ripresa, il Napoli ha reagito con veemenza, schiacciando i padroni di casa nella propria metà campo alla disperata ricerca del pareggio. L'assedio campano è durato fino agli ultimi secondi e, in pieno recupero, al 93°, la speranza per gli azzurri si è accesa con il gol di Lang. Tuttavia, la gioia è stata subito spenta: la rete è stata annullata per fuorigioco.  
La partita si è conclusa con il successo del Torino per 1-0, una vittoria importantissima che infligge al Napoli la seconda sconfitta stagionale, rallentando la corsa azzurra verso la vetta.

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Pisa-Verona 0-0

PISA (3-5-2): Semper; Canestrelli, Albiol, Caracciolo; Leris (20' st Cuadrado), Akinsanmiro, Aebischer, Marin (20' st Piccinini), Angori (20' st Bonfanti); Moreo (34' st Tramoni), Nzola.. 
All.: Gilardino.

H.VERONA (3-5-2): Montipò; Nuñez, Nelsson, Valentini; Cham (16' st Berghali), Serdar (42' st Santiago), Gagliardini, Bernede (16' st Akpa Akpro), Frese; Giovane (22' st Mosquera), Orban (22' st Sarr). 
All.: Zanetti.

Ammoniti: Akinsanmiro, Piccinini, Canestrelli, Frese, Tramoni e Nunez.

​La sfida tra Pisa e Verona si è conclusa con uno scialbo 0-0, in una partita in cui le emozioni e le occasioni da gol sono state poche. 
​Il primo tempo è trascorso senza particolari squilli. 
L'unico momento di vera tensione è arrivato in pieno recupero, quando gli ospiti hanno reclamato un calcio di rigore per un presunto contatto in area. Dopo un lungo check da parte del VAR, l'arbitro ha deciso di non assegnare il penalty.
Nella ripresa, il Verona ha avuto la chance più nitida per sbloccare l'incontro con Orban, che però non è riuscito a finalizzare. 
Verso la fine, anche il Pisa ha avuto la sua opportunità con Mosquera, ma il risultato è rimasto bloccato. 
Nonostante gli sforzi nel finale, il punteggio non è cambiato. 
La partita è terminata a reti inviolate, con un punto a testa che, di fatto, serve poco a entrambe le squadre nella lotta per risalire la classifica.

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Lecce-Sassuolo 0-0

LECCE (4-3-3): Falcone; Veiga, Gaspar, Tiago Gabriel, Gallo; Coulibaly (19' st Helgason), Ramadani, Berisha (41' st Pierret); Pierotti (29' st Banda), Stulic (19' st Camarda), Morente (41' st N'Dri). All.: Di Francesco.    

SASSUOLO (4-3-3): Muric; Walukiewicz, Idzes, Romagna (29' st Cande), Doig; Thorstvedt, Matic, Vranchx (12' st Pierini); Berardi, Pinamonti (29' st Cheddira), Laurientè (12' st Iannoni). 
All.: Grosso.    

Ammoniti: Berardi, Veiga per gioco falloso, Falcone per proteste, Doig per comportamento non regolamentare.

​La sfida del Via del Mare tra Lecce e Sassuolo si è conclusa con un pareggio a reti inviolate, un risultato che riflette la scarsità di vere occasioni da gol create da entrambe le squadre. 
Nel primo tempo, sono stati i padroni di casa a mantenere maggiormente il controllo del gioco, gestendo il possesso palla. 
Tuttavia, la manovra del Lecce è risultata poco incisiva e non è riuscita a produrre palle-gol significative.
Nella ripresa, il copione si è invertito: sono stati gli ospiti del Sassuolo ad aumentare l'intensità e a spingere con maggiore convinzione. 
I neroverdi si sono resi pericolosi in due occasioni distinte, prima con Laurentié e poi con l'intervento di Berardi
Nonostante il pressing del Sassuolo, nessuna delle due squadre è riuscita a trovare la chiave per sbloccare il risultato. 
Il match si è trascinato fino al fischio finale sul punteggio di 0-0, con un punto che muove la classifica di entrambe le formazioni.


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Classifica 

Posizione

Squadra

Punti

1

Milan

16

2

Inter

15

3

Napoli

15

4

Roma

15

5

Bologna

13

6

Como

12

7

Juventus

12

8

Atalanta

11

9

Sassuolo

10

10

Cremonese

10

11

Udinese

9

12

Lazio

8

13

Cagliari

8

14

Torino

8

15

Parma

6

16

Lecce

6

17

H.Verona

4

18

Fiorentina

3

19

Genoa

3

20

Pisa

3


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Marcatori 


Gol

Nome

Cognome

Squadra

5

Riccardo

Orsolini

Bologna

4

Christian

Pulisic

Milan

4

Nico

Paz

Como

3

Marcus

Thuram

Inter

3

Lautaro

Martínez

Inter

3

Kevin

De Bruyne

Napoli

3

Matías

Soulé

Roma

3

Matteo

Cancellieri

Lazio

3

Giovanni

Simeone

Napoli

3

Ange-Yoan

Bonny

Inter

2

Rafael

Leão

Milan

2

Hakan

Çalhanoglu

Inter

2

Federico

Dimarco

Inter

2

Marc Oliver

Kempf

Como

2

Dušan

Vlahovic

Juventus

2

Charles

De Ketelaere

Atalanta

2

Rasmus

Højlund

Napoli

2

Frank

Anguissa

Napoli

2

Mattia

Zaccagni

Lazio

2

Valentín

Castellanos

Lazio

2

Rolando

Mandragora

Fiorentina

2

Andrea

Belotti

Cagliari

2

Jens

Odgaard

Bologna

2

Andrea

Pinamonti

Sassuolo

2

Nikola

Krstovic

Lecce

2

Keinan

Davis

Udinese

2

Federico

Bonazzoli

Cremonese

2

Kamaldeen

Sulemana

Atalanta

1
Vázquez (Cremonese);
Cristante (Roma);
Berardi (Sassuolo);
Loftus-Cheek (Milan);
Cataldi (Lazio);
Ekuban (Genoa);
Mina (Cagliari);
Pasalic (Atalanta);
Luperto (Cagliari);
Barella (Internazionale);
Gosens (Fiorentina);
Pellegrini (Roma);
McTominay (Napoli);
Scamacca (Atalanta);
Dumfries (Internazionale);
Adams (Torino);
Cutrone (Parma);
Dovbyk (Roma);
Coulibaly (Lecce);
Bastoni (Internazionale);
Ranieri (Fiorentina);
Serdar (Hellas Verona);
Moro (Bologna);
Nzola (Pisa);
Sottil (Lecce);
Kelly (Juventus);
De Luca (Cremonese);
Kean (Fiorentina);
Guendouzi (Lazio);
Thuram (Juventus);
Gilmour (Napoli);
Zaniolo (Udinese);
Modric (Milan);
David (Juventus);
Beukema (Napoli);
Douvikas (Como);
Saelemaekers (Milan);
Laurienté (Sassuolo);
Coco (Torino);
Fofana (Milan);
Ngonge (Torino);
Conceição (Juventus);
Zalewski (Atalanta);
Dia (Lazio);
Lucca (Napoli);
Felici (Cagliari);
N’Dri (Lecce);
Samardzic (Atalanta);
Holm (Bologna);
Borrelli (Cagliari);
Perrone (Como);
Cambiaghi (Bologna);
Cabal (Juventus);
Pavlovic (Milan);
Ellertsson (Genoa);
Cheddira (Sassuolo);
Fadera (Sassuolo);
Iannoni (Sassuolo);
Kristensen (Udinese);
Scalvini (Atalanta);
Castro (Bologna);
Yildiz (Juventus);
Koné (Sassuolo);
Pio Esposito (Internazionale);
Bravo (Udinese);
Wesley (Roma);
Addai (Como);
Orban (Hellas Verona);
Adzic (Juventus);
Ekhator (Genoa);
Atta (Udinese);
Lorran (Pisa);
Camarda (Lecce);
Gabriel (Lecce);
Spinazzola (Napoli);
Kabasele (Udinese);

Autogol
Hien (Atalanta - 1 autogol);
Muharemovic (Sassuolo - 1 autogol);

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