La Satira Beve l'Acqua della Realtà: Trump e il Nobel per la Pace, un Controsenso Smontato
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Dalle Minacce alla NATO all'Ilarità del Palco: Perché la Candidatura all'Alloro Pacifista È un'Assurdità Smentita (Ufficialmente).
Il dibattito sulla potenziale assegnazione del Premio Nobel per la Pace a Donald Trump si è rivelato un grottesco esercizio di fantasia e per fortuna questa è la verità, un dato di fatto, per chiunque abbia un minimo di razionalità.
Eppure, il Presidente, noto per auto-candidature e pose da "pacifista" improvvisato, ha continuato a tessere una rete di comportamenti che ne smentiscono ogni presunta vocazione alla concordia globale.
I Metodi del "Pacifista" Arancione: La Minaccia alla Spagna
L'episodio più recente a sottolineare la contraddizione tra le aspirazioni di Trump e le sue azioni riguarda la Spagna di Pedro Sánchez. Di fronte al rifiuto del premier spagnolo di aumentare le spese militari al 5% del PIL – una cifra tripla rispetto ai precedenti impegni e ben oltre l'obiettivo del 2% fissato dalla NATO – Trump ha prontamente minacciato l'espulsione della nazione iberica dall'Alleanza Atlantica.
Questo approccio aggressivo, basato sulla pubblica intimidazione di chiunque osi opporsi alla sua volontà, viene evidenziato come il tratto distintivo di Trump.
Ovviamente applaudo l'integrità di Sánchez, che si erge a rara eccezione nel panorama di una politica europea spesso descritta come "sdraiata e supina" di fronte alle richieste del magnate. inutile citare l'entusiasmo pro-Trump di figure politiche italiane come Salvini e Tajani anche riguardo questa assurda vicenda.
Il Trionfo della Satira: Stefano Massini Immagina il Discorso
Per fortuna, l'assurdità di un Nobel per la Pace a Trump è stata trasformata in una brillante satira politica.
Lo scrittore e drammaturgo Stefano Massini ha messo in scena a "PiazzaPulita" un ipotetico discorso di accettazione del premio.
Il monologo, costruito esclusivamente con citazioni reali pronunciate da Trump nell'ultimo decennio, rivela l'abisso tra il concetto di Pace e la visione del Presidente.
Il finto discorso si trasforma in un inno all'escalation militare:
- La celebrazione dell'esercito più potente e del Pentagono ribattezzato "Ministero della Guerra".
- L'entusiasmo per la bellezza delle armi durante il bombardamento dell'Iran e la rivendicazione di Panama, Groenlandia e Venezuela con la forza.
- La richiesta ossessiva di aumentare la spesa militare al 5% e l'idea "pacifista" di armare gli insegnanti nelle scuole.
- Il taglio dei fondi alle associazioni umanitarie e agli ospedali per vittime di guerra, come massima espressione di pacificazione.
- La richiesta di impiegare carri armati e mitragliatori nelle città americane con sindaci sgraditi e la frase "Vi voglio letali" rivolta a generali e ammiragli.
- L'apice grottesco con la richiesta del Nobel per l'Economia grazie alla formula "più aumentano i cadaveri e più aumenta il business" e la pretesa di un en plein di premi (Pace, Letteratura, Economia, Medicina, Chimica e Fisica) per "chiudere Harvard".
Questo "capolavoro di satira" è la prova più eloquente del perché l'aspirazione di Trump sia semplicemente "una boiata pazzesca".
La Sentenza Ufficiale di Oslo
A mettere una "pietra tombale" sulla speculazione è arrivata la smentita ufficiale di Kristian Berg Harpviken, direttore del Nobel per la Pace.
Harpviken ha chiarito che il vincitore per l'anno in corso era stato deciso da tempo, prima del 6 ottobre, e che il Comitato non subisce "alcuna pressione esterna".
Inoltre, i criteri di selezione tengono conto delle azioni compiute solo fino al 31 gennaio 2025 (data di chiusura delle candidature per il premio assegnato in autunno).
Questa dichiarazione ha di fatto stroncato le speranze e le esultanze anticipate dei sostenitori di Trump, compresi i politici italiani che avevano già salutato l'ipotesi come un fatto compiuto.
Anche se non c'erano, di fatto, i presupposti, in questo mondo al contrario, possiamo tirare un sospiro di sollievo, vedendo nella negata candidatura un risparmio di "onta morale e umana" in un'epoca definita come "tenebre dell’Umanità".
I problemi sono ben altri, ma queste sarebbe stata una beffa per ogni persona con un briciolo di intelletto.


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